“Scegliete: gruppo più tranquillo, di coppie, oppure gruppo divertente?! Scegliete bene perché è il gruppo che fa il trekking!”
Il nostro trekking a Kalaw è iniziato così, alle 8 del mattino, di fronte all’agenzia di Eversmile, con questo dubbio amletico!
Aki, la sorridente figlia della proprietaria, il giorno prima ci aveva illustrato il percorso che in 3 giorni, 2 notti e 65 km a piedi, ci avrebbe condotto sino al Lago Inlè.
Era la prima volta che affrontavo un trekking così lungo ed ero emozionatissima. Quando ho scelto di visitare il Myanmar, l’unica certezza che avevo sul programma era fare ques’esperienza.
E così, dopo un breve briefing e un giro di presentazioni, io, Davide, la guida Xenia (una dolcissima ragazza di soli 19 anni) e altri 10 ragazzi provenienti da tutto il mondo, siamo saliti a bordo di un pick up che in pochi minuti ci ha portati all’inizio del sentiero.
Il primo giorno è iniziato subito in gran stile! Dopo nemmeno un’ora di cammino, stavo attraversando un fiume, sopra dei tronchi di bamboo; la notte precedente aveva piovuto ed era super scivoloso. Mi sentivo decisamente instabile e così dopo il primo passo incerto, con il secondo sono scivolata in modo così aggraziato che mi sono ritrovata con tutto il fianco sinistro (compreso il braccio) immerso nel fango, quella bella sensazione di sprofondare (che a tratti devo ammettere quasi piacevole!!): mi sentivo a metà tra un maialino che si rotola nel fango e una giovane Bridget Jones nelle sue figure di merda migliori!! E ovviamente avevo la maglietta bianca!
Ecco, così la GinaMondo si è presentata al gruppo!
La prima tappa, a parte l’inizio, è trascorsa piacevolmente tra chiacchiere e risate con i compagni di viaggio. È stata utile per iniziare a conoscersi e legare. Abbiamo attraversato i monti birmani che loro chiamano giungla, a me è sembrato più un bosco; abbiamo camminato lungo i binari di una linea ferroviaria, attraversato campi coltivati e villaggi. Il tragitto non è stato faticoso, se non la stanchezza di camminare per 6 ore e qualche breve dislivello.
Prima di arrivare nella casa che ci avrebbe ospitato per la prima notte, ci siamo fermati a far visita ad un villaggio dell’etnia Palau Tribe e Xenia, la guida, ci ha spiegato la loro storia e l’origine dei loro costumi. Ci hanno offerto tè e biscotti, una piacevole accoglienza che successivamente ci hanno riservato tutti i villaggi nei quali ci siamo fermati. In 3 giorni avremo bevuto litri di tè verde!!!
Finalmente verso le 16.30 arriviamo nel nostro alloggio: una casa di bamboo, come del resto tutte le abitazioni viste in queste zone. Un’unica camerata con un sottile materassino, coperte pesanti e cuscino, direttamente a terra.
E grazie alla mia caduta nel fango mi sono vista costretta a provare la tipica doccia: un gabbiotto all’esterno, di legno, con un bidone pieno d’acqua e una bacinella per versarmela addosso … ovviamente gelida! Non è stato così male però;)
La serata è proseguita tra chiacchiere, birre, risate, birre, giochi di carte, cibo … e birre!
L’indomani, dopo una buona colazione, siamo partiti verso le 8.30. Abbiamo lasciato andare avanti tutti i gruppi delle altre agenzie che partono sempre prestissimo al mattino. Così lungo il percorso non abbiamo mai incontrato nessuno!!
La seconda tappa è stata paesaggisticamente stupenda, molto più bella di quella del giorno precedente.
Abbiamo attraversato risaie terrazzate meravigliose, campi con donne al lavoro dai colorati copricapi e uomini che aravano la terra ancora con i buoi (o più precisamente gli zebù!), abbiamo attraversato un’infinità di ponti di bamboo (e questa volta sono rimasta in piedi!!), camminato ai bordi di piantagioni di cavoli, pomodori e patate e fatto il bagno lungo un fiume.
Anche il secondo giorno ci siamo fermati a fare visita ad un paio di famiglie nei villaggi e ascoltato la loro storia, ovviamente sorseggiando una tazza di tè.
Verso le 16.45 siamo arrivati nel villaggio dove avremmo trascorso la notte, molto simile al primo.
Prima di cena Xenia ci ha portato nel suo posto speciale, a circa 10 minuti dal villaggio, un promontorio dal quale si ha una vista stupenda sulle risaie e dove abbiamo ammirato uno dei tramonti più belli della mia vita. Dall’alto, si potevano osservare gli agricoltori che, con le loro famiglie e gli animali, facevano ritorno a casa dopo la giornata di lavoro. C’era una pace indescrivibile. Momenti così restano impressi nel cuore.
La cena è stata deliziosa e ricchissima di pietanze diverse e la nostra Xenia ci ha riservato anche un dolce a sorpresa!
Incredibile come con persone che conosci da meno di 48 ore possa crearsi un affiatamento ed un clima così divertente! È stato come essere vecchi amici.
La mattina seguente ci aspettavano le ultime ore per raggiungere il tanto atteso Lago! Gli ultimi 20 km!!
Anche lungo questo tratto il panorama è stato meraviglioso ed in continuo cambiamento: dai villaggi birmani a vallate aride, colline simili alla nostra Toscana, fino a percorsi nella terra rossa che ci hanno condotto finalmente al tanto atteso Lago Inlè!
Arrivare è stata un’emozione, la fine di un percorso, di un trekking; la fine di 3 giorni assieme a persone che probabilmente non rivedremo mai più nella vita, ma che in quei giorni sono stati Amici e Famiglia.
Ed era proprio vero: il trekking lo fa il gruppo!
E noi non avremmo potuto fare scelta migliore.
Il gruppo “divertente”, ovviamente!
Grazie Xenia, Cu Cu, Ella, Claiton, Caitlin, Ortal, Jip, Dion, Dirk, Mike, Rann e Emma.
INFORMAZIONI UTILI
Come prenotare il trekking?
Il trekking parte dalla cittadina di Kalaw. Le agenzie che lo organizzano sono tantissime. Noi, dopo una ricerca online, abbiamo scelto Eversmile Trekking, una delle più gettonate. E non è un caso.
Ve la consiglio ad occhi chiusi! Sono molto ben organizzati, hanno tante guide e trekking che partono tutti i giorni (forse si fermano solo nel periodo delle piogge, quindi informatevi con loro prima di organizzare). Noi li avevamo contattati con mesi di anticipo via mail, ma non occorre prenotare. Potete presentarvi li anche il giorno prima e verrete registrati al momento.
Quanto dura il trekking?
Esiste anche un trekking da 2 giorni e 1 notte. Noi abbiamo preferito quello da 3 giorni/2 notti: permette di visitare meglio la zona e di conoscere meglio il gruppo; è un’esperienza più completa a mio parere. Ma se avrete poco tempo, c’è di buono che paesaggisticamente parlando la seconda tappa è decisamente più bella!
Ecco le tappe:
- Primo giorno: ci si ritrova davanti all’agenzia verso le 8 e si parte a camminare verso le 9. Noi siamo arrivati al villaggio alle 16.30 –> 20 km
- Secondo giorno: partenza alle 8.30 e arrivo al villaggio alle 16.45 –> 25 km
- Terzo giorno: partenza alle 9.00 e arrivo al Lago inlè alle 14.30 –> 20 km Arrivati a Inlè abbiamo pranzato e poi preso la barca, scegliendo di fare due tappe: bottega dell’argento e un laboratorio di artigianato dove c’erano le famose donne dal “collo lungo” – che avrei evitato col senno del poi… In ogni caso il tragitto dura circa un’ora. Considerate di arrivare in hotel verso le 16.30 .
Durante il cammino la guida ha effettuato numerose pause; il passo viene stabilito da gruppo, quindi, si adegua alle vostre esigenze, così come le tempistiche di arrivo sono in funzione del passo. Noi eravamo un gruppo veloce, a detta della nostra guida, e siamo arrivati sempre con quasi un’ora di anticipo rispetto ad altri gruppo che lei ha accompagnato!
Cosa portare?
L’agenzia provvederà a spedire al vostro hotel di Inlè lo zaino o il bagaglio. Vi consiglio di portarvi uno zainetto da 15-20 litri dove metterete giusto il necessario per i tre giorni:
un cambio completo
una felpa leggera
cambio intimo
spazzolino
dentrifricio
prodotti per lavarsi (io eviterei bagnoschiuma e shampoo, vi consiglio piuttosto una saponetta)
un rotolo di carta igienica (anche se poi nei villaggi l’abbiamo sempre trovata…)
crema solare
sacco letto
macchina fotografica/action cam
batteria esterna per ricaricare (non avrete l’energia elettrica)
infradito
scarpe da trekking (o comunque sportive)
kit medicine (non si sa mai…)
carte da gioco!
Cosa comprende il trekking?
Il prezzo per il trekking da 3 giorni è di 40.000 k a persona.
Comprende: trasferimento dello zaino all’hotel presso il Lago Inlè; colazioni, pranzi e cene; 2 notti in casa; barca per Nyaung Shwe.
Sono escluse le bevande, ma considerate che lungo il percorso potrete sempre acquistare l’acqua (in genere 500k/ 1 litro di acqua) e la tassa per il Lago Inlè, che pagherete durante l’ultima tappa (12.000 K).
Ciao Gina, grazie per i tuoi fantastici consigli..io e il mio compagno tra 3 giorni arriveremo in Myanmar e vorremmo fare il trekking di 3 giorni, ma essendo stagione di pioggie sai se è comunque possibile e altrettanto semplice? Altra domanda, nelle case di bamboo ci sono le retine per le zanzare o consigli di acquistarle e portarsele con se? Grazie ancora lisa
Ciao Lisa!
Grazie a te!!!
Per il trekking in questa stagione, proverei a scrivere all’agenzia, perchè a seconda del tempo potrebbero non organizzarlo.
Nelle case in genere hanno le zanzariere, però ti consiglio di portarti un buon repellente antizanzare.
Per il resto, goditi questo viaggio … sarà stupendo!!!
E aspetto tue notizie al ritorno:)
Ciao Gina, siamo riusciti a fare il trekking di 3 giorni con un po’ di difficoltà in quanto nella stagione delle pioggie non sai mai cosa può accadere ed abbiamo passato l’intero pomeriggio del secondo giorno sotto la pioggia affondando i piedi nel fango, è stata molto dura ma ne è valsa sicuramente la pena…lo consigliamo a tutti 🙂 è stata un’esperienza fantastica ed avevi perfettamente ragione avere un ottima compagnia è fondamentale!!! Ciao e grazie ancora per il tuo bellissimo blog
Ciao Lisa!!! Mi fa piacere che nonostante il mal tempo tu sia riuscita a fare questa incredibile esperienza!!! Grazie a te, a presto:)