La Foresta Incantata e un incontro inatteso!

Dopo il primo giorno trascorso a Kyoto, di pioggia interminabile, quella mattina ci alzammo di buon’ora. Sapevamo che ci sarebbe stato finalmente il sole, così decidemmo di trascorrere la giornata all’aperto.

Molti di voi conoscono la mia mania per l’acquisto delle guide della Lonely Planet, quindi, quando la comprai mi ripromisi che non sarei tornata a casa dal Giappone senza vedere con i miei occhi l’immagine stupenda ritratta in copertina: la foresta di bambù!

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Quella era una giornata perfetta per ammirarla.

Così, dopo aver abbandonato la nostra capsula e aver fatto una colazione nutriente, prendemmo il treno in direzione Arashiyama.

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Eravamo così intenzionati a goderci la giornata di sole tanto attesa che noleggiammo le biciclette. Un po’ sgangherate e traballanti, ma ci permisero di raggiungere più velocemente le tappe del nostro ultimo giorno nella meravigliosa Kyoto.

Alla stazione delle biciclette ci fu consegnata una mappa del paese con l’indicazione, oltre della foresta di bambù, anche di vari templi da visitare nella zona.

Così impugnammo i nostri bolidi e iniziammo a sfrecciare per le strade di Arashiyama! Superammo un bel parco dove c’erano dei giapponesi intenti a fare una qualche sorta di arte marziale, attraversammo il ponte sul fiume e in meno di un quarto d’ora ci trovammo nel cuore del paese. Le prime indicazioni ci avrebbero portato già alla Foresta, ma appena ci sporgemmo verso l’entrata notammo un fastidioso via vai di persone: una processione di turisti che oltre a rendere difficoltoso il nostro ingresso con le bici, disturbavano la quiete che mi sarei aspettata da quel luogo!

Così decidemmo di proseguire il nostro giro, dirigendoci verso i templi segnalati dalla mappa e rimandando la visita di qualche ora … metti che qualcuno va via … (Gina, sei in Asia … ci sono milioni di persone … non andranno MAI via!!)

Arashiyama fu una rivelazione, un tipico paese giapponese, con le case in legno, le piccole botteghe, le strade in pietra, un luogo autentico dove respirare pace e tranquillità. Man mano che ci allontanammo dall’ingresso della Foresta, diminuivano anche i turisti: si stava decisamente meglio!

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Pedalavo e pensavo che in quella situazione mi sentivo bene, a mio agio. Ero serena e mi sentivo libera! Una percezione meravigliosa.

Ad un certo punto ci fermammo di fronte ad una piccola strada in salita, che veniva indicata dalla mappa: Tempio di Adashino. Che simpatico nome … “proviamo ad affacciarci per capire com’è!”.

Così legammo i nostri mezzi e dopo pochi minuti ci ritrovammo di fronte all’ingresso: per entrare bisognava pagare! L’idea di dover pagare per entrare in un tempio “sconosciuto” non ci faceva impazzire, ma la nostra attenzione venne improvvisamente attratta dalla locandina appesa sulla vetrina della cabina della cassa: un’immagine stupenda … la scalinata che attraversa la Foresta di Bambù, l’esatto scatto riportato sulla copertina della Lonely! Così, tentando di comunicare con la ragazza in cassa (cosa abbastanza complicata con i giapponesi), cercammo di capire se entrando in quel tempio era possibile avere quella precisa vista della Foresta: sembrerebbe proprio così!!

Un po’ scettici, pagammo ed entrammo …

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Di fronte a noi si aprì all’improvviso un luogo inaspettato, un piccolo tempio, circondato da milioni di statuine in pietra, addossate le une alle altre. Solo successivamente scoprimmo essere dei Buddha, per la precisione 8000, che rappresentavano i corpi dei defunti abbandonati perchè senza parenti (alcuni da più di 1000 anni!). Un cimitero dedicato alla memoria di chi non ha mai avuto una lapide. E una volta all’anno, nel mese di agosto, su ognuna di queste statue, viene accesa una candela di commemorazione. Deve essere uno spettacolo molto suggestivo!

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Una volta oltrepassate le statue proseguimmo il nostro giro, spostandoci nella parte alle spalle del tempio e inaspettatamente, ecco di fronte a noi lo spettacolo che da mesi sognavo: la Foresta e la scalinata!

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Esattamente come la Copertina, potevo finalmente immortalare con i miei occhi quell’immagine tanto sognata. Ero all’interno della foresta e osservavo incredula questi verdi, sottili e altissimi fusti di bambù! Altro che i bambù dell’Ikea che ho a casa (!!!). Erano maestosi, eleganti e fitti … quasi ipnotici!

Un luogo speciale e un po’ mistico che non scorderò mai e che avrei potuto ammirare per ore. 

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Ed è proprio su questa Scalinata che facemmo una insolita conoscenza: Elia Locardi. Era li, con il suo cavalletto, la reflex e un borsone pieno di accessori fotografici.

Elia è un giovane fotografo italo-americano; è in giro per il mondo da più di tre anni a fare foto e video, ha visto posti meravigliosi e immortalato luoghi incredibili, passando da un paese all’altro: la sua casa è il Mondo! Io non sono un’esperta, ma le foto che ho visto sulla sua pagina Instagram sono veramente stupende!

Pensate che si trovava in quel Bosco dalle 6 del mattino, alla ricerca dello scatto perfetto! L’ho ammirato, ascoltato i suoi raconti e un pochino invidiato, perché ha deciso di fare un lavoro che gli permette di girare il Mondo, di avere il tempo di contemplare ogni luogo per riuscire ad immortalarlo in un’immagine. E’ stato un incontro interessante.

Purtroppo non facemmo nessuna foto con lui … ma lui fece questa a noi!

E custodirò questo scatto gelosamente, lo scatto di un Word Travel Photographer, nella Mia Amata Foresta!

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Foresta di Bambù: Informazioni utili

Trasporti: Arashiyama si trova a ovest del centro di Kyoto. Avete diversi modi per raggiungerla: bus, metro, taxi o treno. Il modo più comodo e veloce per raggiungerla è il treno (dalla stazione Shijo-Omiya).

Biciclette: il noleggio per due ore è costato 500 yen e due ore sono sufficienti a girare la zona.

Tempio di Adashino: dalla stazione impiegherete 15-20 minuti ad arrivare. Ingresso: 600 yen. Orario di apertura: 9.00-16.30

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10 thoughts on “La Foresta Incantata e un incontro inatteso!

  1. Che splendida storia e che bella foto a ricordare quella giornata.
    Sai che in tanti viaggi e tre visite ad Arashiyama non sono mai stato al tempio di Adashino?
    Mi sa che rimedierò presto!
    grazie e a presto!

    • gina says:

      Ma grazie!!
      È stata proprio una grande emozione, scoprire il luogo che da mesi sognavo! Ancora quando ci ripenso mi commuovo…
      Il bello di viaggiare è anche questo:)

  2. Johnd966 says:

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  3. Chiara says:

    Grazie mille per questo post. Io e mio marito abbiamo seguito le tue indicazioni e siamo andati al tempio di Adashino ed è stata un’emozione incredibile. Che posto meraviglioso!
    Grazie mille per la dritta e complimenti per il tuo blog.

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